La bilancia è composta da
una centralina elettronica a microprocessore racchiusa in
un contenitore DIN 43700, da un piccolo amplificatore
locale per ogni gruppo di pesatura e da una scheda di
potenza esterna ogni due gruppi di pesatura.
I collegamenti elettrici fanno capo al pannello
posteriore tramite connettori ad inserzione diretta. Ogni
gruppo di pesatura dispone di un proprio display di
quattro cifre per la visualizzazione dei pesi e di due
led di stato: allarme e peso pronto.I display relativi alle bilance 1 e 4 sono raggruppati in una linea al fine di ottenere un display a
9 cifre utilizzabile per l'impostazione e la
visualizzazione dei dati. Attraverso la tastiera si
possono visualizzare o modificare i dati macchina
relativi alla funzione richiamata ed indicata dal
corrispondente led (F1/F11). Tutti i valori impostati
unitamente ai pesi e conteggi memorizzati durante il
lavoro, vengono ritenuti anche in assenza di
alimentazione. Possono essere richiamati fino a 99
programmi precedentemente memorizzati.
Funzionamento
tipico:
Durante il
funzionamento in automatico, quando il peso raggiunge il primo valore
di soglia impostato, di sgrossatura, si chiude la spazzola del
canale di sgrossatura e vengono disattivati i relativi vibratori (se
è previsto un tempo di accumulo i vibratori restano attivi
fino al suo esaurimento).
Al raggiungimento
del valore della seconda soglia, di finitura (diminuito del
valore di colonna, se si vuole tener conto del prodotto in
volo) si chiude la spazzola del canale di finitura e se ne disattivano
i vibratori. Dopo il tempo di accertamento programmato viene
verificato l'effettivo raggiungimento del valore di finitura. Se non
è stato raggiunto si richiama un ciclo di finitura, altrimenti si
attiva l'uscita di peso pronto. Quando viene attivato
l'ingresso di consenso scarico si attiva l'elettrovalvola di
scarico per il tempo di scarico impostato. Alla nuova chiusura
della portina di scarico, dopo un tempo di fine ciclo (ove
richiesto per un assestamento meccanico), si riaprono le spazzole e si
riattivano i vibratori per un nuovo ciclo.
Nota:
sono state sviluppate numerosissime varianti a questo schema, per
incontrare le esigenze di diversi costruttori di sistemi di
confezionamento o di dosaggio.
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